OLTRE IL 43°KM
Raccontare e descrivere la mia prima Ultramaratona non è affatto semplice. Se si potesse quantificare in chilometri la somma di tutte le emozioni, sensazioni, paure, incertezze e gioie avute prima durante e dopo l'Ultra del Gran Sasso supererei di dieci volte i chilometri corsi. Che poi erano solo 50!!! Beh non pochi no? Mai e poi mai avrei immaginato che un giorno sarei arrivato a tanto, ma non so come mi sono lasciato trasportare nella decisione e con un pizzico di incoscienza e forse anche con troppa leggerezza, ho deciso di iscrivermi a questa gara. Fortunatamente un po'di incoscienza è rimasta in me anche domenica mattina poco prima della partenza quando ormai prossimi al via iniziavo a preoccuparmi su come affrontare una distanza fino a quel punto sconosciuta. Corro sempre? Ne corro un po' e poi cammino? Uso il metodo Galloway (5 minuti di corsa e 1 di cammino)? Non so. Intanto si parte e giusto per gradire i primi 7km circa sono di salita inesorabile che ci porta dai 1300mt fino ai 1600mt. Le sensazioni sono buone salgo sciolto senza neanche fare fatica riuscendo ad ammirare un panorama magnifico. Al termine della salita ci si lancia insieme a Franco S. in discesa verso la stupenda piana di Campo Imperatore, faccio attenzione a non affaticare troppo i muscoli in discesa. La mia corsa è sciolta e rilassata per tutta la piana, il sole è caldo ma la bassa umidità e un vento non forte ma fresco rendono piacevole l'attraversata di questa enorme distesa di verde. Al 20°km c'è ancora un po' di salita ed è qui che decido che è meglio rallentare un po' e inizio il metodo Galloway che adotterò anche per la lunga discesa che ci porta fino a Santo Stefano di Sessanio (35°km). Inizia una piccola crisi, strada dritta, assolata e deserta. Cinque km di sofferenza che nonostante tutto riesco a superare. Passo il 42°km e inizio a capire che forse questi 50 km non sono poi così duri. Ma gli ultimi 5 km di gara mi fanno tornare con i piedi per terra e quasi maledire il momento in cui mi sono iscritto. Mi trovo ai piedi di Castel del Monte, sembra vicinissimo che quasi con un salto si può raggiungere, ma invece ci separano 5km di ascesa. Con un po' di caparbietà inizio a correre pe un minuto e recuperare il minuto successivo. Uno si corre ed uno si cammina, uno si corre ed uno si cammina. Eccomi ormai nella piazza principale di Cestel del Monte, piccola curva verso sinistra e negli ultimi cinquanta metri trovo nell'ordine, Calogero, Teresa, Gianluca Filippo ed Ivana che mi danno la forza per sprintare e tagliare il traguardo. Al momento ero un po' frastornato, ma subito dopo la felicità era tantissima.Mai e poi mai avrei immaginato di andare oltre il 43° chilometro.