LA MIA ULTIMA IMPRESA
Eccomi qui di nuovo a raccontare la mia ultima "impresa".
Chi mi conosce sa che le salite per me sono quel che di piu' terribile e faticoso ci possa essere nella corsa e la gara del 1° Maggio a Rocca Priora ha messo a dura prova la mia gia' poca resistenza.
Che dire? Di che genere di gara si potesse trattare l'ho capito da subito; da quando in macchina con Andrea ci recavamo alla zona di partenza. Lui cercava di distrarmi e convincermi che quelle salite non le avremmo fatte ma in tutta sincerita', non e' che gli credessi molto.
Fortunatamente un po' di tensione si e' stemperata grazie ai tanti amici incontrati qua' e la' e tutti a tranquillizzarmi che non era poi cosi' terribile.
In realta', dopo la partenza in discesa, non ero piu' tanto certa che la cosa peggiore fosse la salita; infatti, al termine di quel lungo tratto di discesa le gambe mi sembravano due tronchi.
La zona di sterrato e' stata quella che piu' mi e' piaciuta; i cavalli, tutti quei prati fioriti (ora capisco perche' si chiama CORSA DEL NARCISO) e la quiete; veramente conciliante.
Ma la salita incombeva e io conosco i miei limiti…
Pulsazioni troppo alte mi hanno consigliato di non esagerare e cosi' ho iniziato a correre e camminare, cosi' fino all'arrivo.
L'ultimo tratto di salita l'ho corso con Andrea che carinamente e come sempre fa mi e' venuto incontro dopo aver chiuso con una prestazione di tutto rispetto la sua gara.
Beh, diciamo che, obiettivamente, a livello cronometrico il risultato e' stato piuttosto scarso; ma io sono orgogliosa di avercela fatta. Sono convinta di poter migliorare e questo sara' il mio obiettivo futuro. Certo, per migliorare e' necessario allenamento e criterio nel farlo e io, compatibilmente con il tempo a disposizione (poco a dire il vero in questo periodo...) cerchero' di farlo.
2 commenti:
ciao ivana e ben tornati al sud dopo le vacanze nordiche.rocca priora non l'ho mai fatta ma so che si può annoverare tra le gare alpine pur stando nel lazio. se non ti alleni a fare qualche salita, è poi difficile riuscire ad affrontarla per di più in gara senza soffrire alla morte. anche se hai poco tempo ti consiglio di affrontarla sempre in allenamento facendo il boschetto della villa torlonia oppure ti basta fare il giro della villa e sul rettilineo centrale fare la salita e discesa che ti portano fuori dalla villa. purtroppo la pianura padana è lontana e qui la pagnotta te la devi sudare.hai fatto bene a camminare tanto la velocità resta la stessa ma lo sforzo è superiore. comunque avrai una domanda in più da fare a pizzolato nel prossimo week-end.ci vediamo al campus di domenica dove troverai altre salite, non così toste ma sempre presenti, quindi parti tranquilla e non guardare mai troppo avanti..potresti vedere l'adamello. ciao giampiero
Brava quella salita insieme alla gara di Montecompatri e' quanto di peggio ci possa essere in circolazione ai Castelli. Ci vuole la " pompa" e non sempre c'e'. Comunque brava. Ezio
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