UN PO' DI DELUSIONE...
La mia Vola Ciampino di ieri si e' chiusa lasciandomi un po' di delusione. Il primo obiettivo del 2008 era di migliorare le prestazioni dello scorso anno e questo doveva essere il primo riscontro.
Avevo deciso di partire tranquilla per poi utilizzare le ultime energie nella seconda parte di gara e cosi', dopo i primi metri camminati per l'impossibilita' di fare altrimenti, cerco di trovare il passo. Ben presto pero' mi rendo conto che non sarebbe stata una gara facile. Il caldo si fa ben presto sentire e tutta quella salita me l'ero proprio dimenticata; non era di certo ripida ma lunga e costante. Come al solito a meta' gara mi trovo ad incrociare i primi che si avvicinano all'arrivo tra i quali c'e' come al solito il nostro top runner Angelo.
Finalmente il ristoro: prendo una bottiglietta d'acqua e la uso quasi tutta per rinfrescarmi. Mi sembra di stare meglio ma la parte piu' brutta del percorso deve ancora venire. Vedo Luigi, Francesco e Alessandro che fanno la spola avanti e indietro e non riesco a capirne il motivo (scopro poi che hanno accompagnato Claudia: grandi!!). Gli ultimi tre km sono per me terribili; le gambe sono due macigni e quando vedo Andrea che mi viene incontro all'ultimo km, ringrazio il cielo perche' e' uno stimolo in piu' a tener duro.
Mi resta un briciolo di energia per sprintare ma la vista del display con il tempo mi lascia un po' di delusione....
8 commenti:
Ivana, che succede? Non ci si può sempre migliorare, basta una giornata storta e non si ottiene quello che si spera, mettici pure l'ora legale, i bagordi pasquali, i kilometri di Roma che hai fatto ed il gioco è fatto!!
Porta pazienza, rivedi un pò i tuoi allenamenti e vedrai che riparti.
Forza Ivana! Non sempre ci riesce cio' che vorremmo e spesso neanche quello per cui siamo pronti e preparati, ma se tutto filasse liscio e secondo i programmi che gusto ci sarebbe? Lo faremo alla prossima il nostro Record e forse sara' anche piu' bello...anzi sicuramente.
Io non volevo fare record ma semplicemente migliorarmi, sarebbe stato da stimolo. Forse e' meglio non porsi obiettivi...
Dai forza, non si può sempre migliorare, la corsa ha delle componenti impoderabili: clima, la forma fisica, l'umore ecc. ecc.
Magari alla prossima migliori più di quanto ti aspetti!
QUANDO LE GAMBE NON GIRANO
Non era un dire profetico,ma parlare di giornate non tutte uguali è sembrato una sorta di sortilegio per molte persone domenica scorsa.
Avrete senza dubbio constatato che il dito del destino non abbia risparmiato neanche me e che in una sola domenica mi è riuscito di perdere più di 2' su una 10.
Sempre tradotto in soldoni è l'equivalente di circa 15' a km su quelle che ritenevo fossero le mie reali possibilità.due atleti diversi di due diverse "caste" insomma......ci abbattiamo?!?
Ragioniamo,si è detto che non tutti i giorni si viva delle stesse potenzialità,ma si è anche detto che non tutte le domeniche si possa correre per fare il tempo,
come dice Marco:troppi sono i fattori che condizionano una prestazione;lavoro,non siamo professionisti del nostro sport,stress,scarso allenamento, sindromi parainfluenzali, bioritmi non proprio favorevoli o anche eccesso di carico,attenzione ho detto eccesso di carico ma in fondo cos'è un allenamento serio se non un eccesso di carico che si traduce in trauma al quale l'organismo risponde con un processo riparativo che si conclude poi fortificando ed adattando?
Dobbiamo effettivamente smettere di considerare le gare settimanali una sorta di verifica del nostro miglioramento,la quasi totalità delle gare è in effetti un allenamento e quì intervengono sicuramente concetti di interpretazione individuale della corsa.Io sono uno di quelli che non ha problemi ad arrivare dietro o a far precedere una 10 da un giorno di carico pesante.Spesso mi sento dire:accidenti che tempo hai fatto,non me lo aspettavo,sei andato al di sopra delle tue possibilità,oppure sei andato malino,giornata di paga ecc ecc,altri dicono che io "finga" in gare di "quartiere" per sorprendere in quelle importanti,assolutamente falzo,quando si corre in gara ci si impegna o si accompagna qualcuno ma si dichiara ed in questo modo si definisce l'allenamento di quel giorno.
Fino a giugno nel mio programma c'erano due obiettivi,Maratona di Roma e Passatore e da Roma in poi la prossima gara "è il Passatore", sto guardando a questa scadenza interpretando la fase di allenamento nel suo insieme e non frazionandola in verifiche settimanali "SALVAPSICHE" o da "CLASSIFICHE DA CAMPIONATO".
E' certamente un altro modo di interpretare la corsa e non è detto che debba essere condiviso a tutti i costi ma certo se si vuole ottenere qualcosa allora si deve lavorare in funzione di quell'obiettivo,tutti i grandi,Pizzolato in primis lo consigliano,e per certo non c'è nessun atlteta al mondo che possa permettersi di fare carico ed essere brillante il giorno dopo.
Quando poi vengono a modificarsi radicalmente questi carichi,magari mettendo salite ,ripetute ed il resto, il primo effetto di tutto questo lavoro è proprio un abbattimento delle prestazioni.
Non abbattiamoci allora e domandiamoci dove vogliamo arrivare ed in che cosa vogliamo confrontarci e costruire,il resto lo fa il carattere,la determinazione e poi la pazienza...e se per caso il Passatore dovesse andare male?pazienza,il prossimo anno ce ne sarà un altro!
Mitico!
E'il momento di Nando's Family.
Descrivere l'infinito della sua meravigliosa sensibilità è opera improba,anzi non ci provo affatto.
Qualche giorno addietro mi ha chiesto di fargli un programma di allenamento per arrivare a Padova e non soffrire più di tanto.Ho atteso a prendere una iniziativa semplicemente per riflettere sul come dare energie alle sue gambe ma poi ho finito per concludere che le sue gambe sono nella sua testa e che il giorno che decidesse di tornare a correre sarebbero problemi un po'per tutti.
Ad Alessio dico che i grandi si riconoscono per la loro capacità di rimettersi in piedi quando si cade e su lui non abbiamo dubbi. A molti è toccato ricominciare da capo e noi lo aspettiamo.a presto!
Mi faccio ospitare da Ivana e Andrea per mandare un "in bocca al lupo" gigante ai nostri atleti orange che a Parigi saranno in grado di far impallidire gli olandesi. E' proprio bello vedervi, uno per uno nel sito con riportate le vostre speranze, ci aiuta a fare il tifo e a starvi ancora più vicino. Voglio mandare un saluto particolare alle signore: Fulvia, Jackie, Teresa, Antonella a cui penserò mentre sgambetterò in Ciociaria con un altro bel gruppetto di orange cercando di fare bene gli esercizi assegnati da maestro one. Invidio il clima compagnone pre e post gara che immagino state vivendo, che diventa ancora più speciale quando si è in trasferta sognando un super super Orange tour: new york 2009, perchè no?
Da Treviso con affetto Maria Regina
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