martedì 25 marzo 2008

“IN HOC SIGNO VINCES!”

Un post per raccontare le emozioni vissute dalla nostra Regina delle maratone...


Alla fine della maratona di Valencia avevo cominciato a scrivere le mie emozioni per raccontarle agli altri, ma non le ho mai inviate; anche questa volta ho lasciato passare una settimana prima di trovare il momento giusto per esternare l’insieme di emozioni che un “viaggio” come una maratona può provocare.
Questa mattina, grazie ai potenti mezzi del web ho fatto vedere qui a Treviso a mamma le foto e il filmato di Roma, e le foto di Valencia.
I miei arrivi con “la bandiera”.
A Valencia ero partita con molte perplessità: il venerdì era stata una giornata un po’ difficile: lasciare da soli Riccardo e Chelsy, non andare a far compagnia il sabato a mamma, non portare in villa Greg, e tutte quelle cose per le quali noi donne tendiamo a rinunciare a cose che soddisfino solo il nostro piacere.
E poi la preparazione, dal punto di vista fisico, ero stata attenta a fare, come dice Ivo, almeno 50 km alla settimana, ma senza seguire un programma serio. Un solo lungo di circa 30 km e qualche mezza maratona. Mi ero posta come obiettivo di stare sotto le 4 ore e trenta e quindi 9,5 km all’ora ma non ero sicura sulla mia capacità di tenere la velocità costante.
Alle 5 di pomeriggio, dopo aver un po’ corso con Greg in villa, Riccardo ci porta all’aeroporto dove incontriamo Ivo con il gruppo di Velletri, Filippo, Luigi, Fabrizio e Daniela e dove dopo un po’ ci raggiunse la nostra reporter Marina.
Man mano che passa il tempo la tensione cala e mi sento sempre più “in vacanza”e pronta a pregustarmi quei momenti associati alla corsa che mischiati tra cibo e buon vino rendono queste occasioni momenti unici di piacevole amicizia.
E poi Valencia, le previsioni davano bel tempo per il sabato, pioggia domenica, e invece io rimango colpita dalla luce, è veramente speciale, da l’impressione di illuminare molto di più del solito anche se attenua i colori. Ivo ogni tanto mi prende in giro, mi dice qui siamo tutti del Velletri e della Tusculum, tu che centri? Ma lui non lo sa, non sono sola, mi arrivano dei messaggini molto speciali Jackie, Teresa, Ivana, Anne Marie il presidente…..
Nel pomeriggio comincio a preoccuparmi, ma il presidente a cui invio un sms dubbioso mi rassicura e mi manda il messaggio: “in hoc signo vinces!”.
La Bandiera!!!!!!!!!!: Come la porto? Provo ad infilarla nella tasca dei pantaloni, non entra. Me la rotolo intorno alla vita, non ci si riesce, la metto dentro i calzini: si perde. Idea: sacchettino di panno arancione da legare al polso dove inserire oltre alla bandiera anche l’IPOD. Ottima idea.
Se funziona la proporrò al presidente. Provo, da fastidio. Nuova idea: me la lego ai pantaloni con degli aghi da balia. Perfetto. Carlo mi guarda molto perplesso, non discute sulla bandiera diventata ormai la mia coperta di Linus, ma su come sto ipotizzando di portarla.
Si parte. 300 metri, il dondolare del sacchettino di panno causato dal naturale movimento della corsa, apre gli aghi che iniziano a pungere. Prendo il sacchettino in mano e medito sul da farsi, tenerlo in mano per 40 km è piuttosto disagevole, al 10° km incontro Marina gliela do’ ricordando di ridarmela al 31°, nostro ultimo appuntamento.
La maratona di Valencia, non è bella, non si corre in città come a Roma, Venezia e Firenze, più volte si incrociano i percorsi e si corre con i più bravi, ma io devo arrivare, ho la bandiera, una missione da compiere... Al 31° incontro Marina, mi ridà la bandiera che tengo in mano senza sacchetto. Percorro i rimanenti 11 km con l’IPOD che non funziona in una mano e la bandiera a darmi forza nell’altra. L’arrivo nello stadio, apro la bandiera e mi viene da piangere, io questa volta avevo una marcia in più.
Roma, anche questa volta la partenza è difficile, una settimana prima la febbre, una debolezza infinita, la tosse. Tutti mi sconsigliano di farla ma per fortuna c’è maestro one che mi incoraggia e anche mi cazzia… Carlo mi dice di essere cauta, ha corso Valencia con la febbre e non si è ancora ripreso, pensa di percorrerne solo un pezzo.
La mattina appuntamento per la foto, Carlo vorrebbe partire più tardi ma si sacrifica, alle 7,30 io ho la foto ed è la foto della Maratona di Roma. So che sarà difficile, ma io ho due marce in più: la bandiera e Ivana che oltre a portare la bandiera nel suo marsupio dal 27 km mi permetterà di trasferire su di lei parte delle mie ansie.
Vicino all’arrivo ho un altro appuntamento, il presidente mi dovrebbe dare un palloncino arancione da liberare dopo il traguardo.
Mi piacerebbe stare sotto le 4,30 come Valencia, ma sono pronta ad accettare tutto, mi hanno detto che Roma è difficile e in più ho paura dei miei limiti. Prima mezza 2,10 ma durante il percorso ci sono stati dei momenti in cui ho avuto paura di andare troppo forte, il cardio non mi ha aiutato a trovare il mio ritmo, al 12° incontro Ivana che mi ha affiancato fino al 15°, nel suo marsupio aperto avevo intravisto il “signum” per cui mi era comunque chiaro che non potevo mollare. Seconda parte, mi monta la paura della crisi, rallento, ho i crampi alle dita dei piedi ma sono più che sopportabili, ho solo paura della crisi dopo il 26° quando incontro Ivana glielo dico ma lei mi incoraggia, dal 15 fino al 30 c’è anche il mio “amico” Riccardo che ci segue in bicicletta, mi sorride e mi incita.
Ci superano i palloncini del 4,30, non me lo aspettavo ma non ho “la testa” per ripartire, ho paura che la febbre della settimana prima mi presenti il conto. Incontriamo Grazia, Daniela, la moglie di Nando, il marito di Mirella, Alberto, Luigi e i genitori di Andrea… Circo massimo, ora non ho più paura le forze ci sono, cerco Fausto non lo vedo, capisco che sarebbe stato comunque complicato, ma la bandiera c’è. Ivana me la passa, mi prende lo stesso nodo in gola di Valencia. Anche questa avventura si è conclusa, e vedo Carlo ad aspettarmi, è la prima maratona che mi vede arrivare e glielo rinfaccio sempre. Ha corso tutta la maratona con Massimiliano, è soddisfatto, non si era dato target di tempi e già percorrerla tutta è stato cogliere un obiettivo. C’è Alessia come mi aveva promesso. Ci facciamo le foto con Carlo, con Ivana, con uno straniero ma il Segnum è li a testimoniare che la squadra c’è, anche quando si è soli come a Valencia o in tanti come a Roma: Ti dice che c’è un gruppo che ti capisce, che ti sostiene e incoraggia e ti stimola a migliorare.
A proposito maestro one come si deve gestire la paura? Mi aiuti a capire qual è il punto giusto oltre al quale non si puo’ osare ma fino a dove si può arrivare? Lo vuole sapere anche Ivana
Fausto il prossimo anno ci organizziamo con i palloncini? Ciao a tutti e grazie di avermi accolto così calorosamente tra voi.


Regina


37 commenti:

giampytec ha detto...

A roma avevo anche io la bandiera spiegata al vento e assieme a Fabiana la tenevamo alta, la corsa non deve dividere le persone, anzi unirle e farle sentire figli della stessa madre. Ma il senso di appartenenza a qualcosa di bello e da poter condividere ,è un segno distintivo che serve a crescere e fa apprezzare gli altri, la nostra bandiera non divide ma unisce, noi lo sappiamo, altri devono ancora capire che il mondo non si ferma davanti alle loro scarpe.

p.s. i palloncini li porteremo a Padova..con o senza presidente.

Ezio ha detto...

BRAVA REGINA! Altre emozioni anche a distanza, ma credo che questa Maratona restera' una con la M maiuscola per tutti noi grazie specialmente a queste immagini. Voi con la bandiera, le lacrime di chi si e' emozionato all'arrivo della sua prima Maratona, i dolori dei Sanpietrini e tanto Orange che mi avvolgeva e accompagnava verso l'arrivo. Mai vissuta cosi'...ti aiuta, ti spinge...forse un giorno ci diranno che Orange e' doping, come le cuffiette a New York.

Unknown ha detto...

Ciao Regina, sono Massimiliano, in effetti nessuno si è accorto della mia presenza nonostante maglietta e scarpe.
Quella mattina avevo deciso di fare qualche km così tanto per dimagrire poi ho incontrato quel mito di tuo marito e cosa può mai nascere dall'incontro tra due chiacchieroni?siamo arrivati al traguardo senza nemmeno accorgersene!
Per questa volta nessun muro del 35km sono stato fortunato, devo ammettere che oltre al muro non ho provato però emozioni così particolari mah...certo ero contento ci mancherebbe, grazie anche Carlo con il quale ho chiacchierato piacevolmente ( in mezzo i mille consigli per gestire questa distanza a me sconosciuta )Alla prossima Regina, un saluto anche a Carlo ed Ivana che ci ospita.Max

ugo ha detto...

PAURA DI VOLARE
Ciao Regina ,ciao Ivana.Potrei rispondervi semplicemente con:"gli occhi della tigre sempre" ma in realtà non è sempre così e soprattutto non può essere sempre così.
Ha ragione Carlo quando dice che la Maratona è "troppo lunga".In effetti dal punto di vista fisiologico la maratona è una prestazione "over" per il nostro organismo e come un pò tutte quelle situazioni di sforzo estremo,espone ad una serie di incognite gestibili con difficoltà.
E' chiaro però che non è detto si debba essere "vittime" senza via di fuga.L'aspetto PSICOLOGICO-EMOTIVO della corsa va curato esattamente come va curato il potenziamento muscolare o la preparazione del lungo o le ripetute ed anche lì è una questione di metodo e particolari.
Personalmente ritengo che questo particolare abbia una notevole influenza nella collocazione del nostro tempo,faccio un esempio: Teresa ed Ezio sono passati insieme sotto l'arco del 40° km alla maratona di Roma,a mio giudizio Ezio ne avrebbe avuto di più, eppure ,probabilmente per un senso di appagamento di Ezio o per cattiveria di Teresa,al traguardo la differenza tra i due è stata di 2' che tradotto in soldoni son 4" di media su tutta la maratona. Tutti, a giudicare dal tempo, direbbero che non c'era storia in termini di prestazione,è evidente che non è cosi.
Allora come si fortifica l'aspetto psicologico su una maratona ed ancora peggio su una "ultrarace"?
Se noi dovessimo basare la nostra preparazione esclusivamente sul lento e sul lungo potremo constatare che le nostre prestazioni sono molto influenzate dal rendimento giornaliero,in pratica siamo soddisfatti il giorno che andiamo bene e magari facciamo schifo 2 settimane dopo se non siamo in giornata.Chi ha fatto sport sa che i giorni sono diversi gli uni dagli altri,allenarsi però sui medi,sulla velocità ed sul potenziamento,curando anche quegli aspetti inerenti una corretta dinamica di corsa, non significa essere solo più dinamici ma anche creare i presupposti di un adattamento a sforzi impegnativi e quindi promuovere una buona resa muscolare anche in quei giorni no!Dal punto di vista emotivo ,questo rende moltissimo perchè durante le fasi del nostro allenamento potremo verificare che a fronte di gioranate un pò sottotono il nostro organismo risponde comunque con prestazioni cronometriche accettabili,questo non ci preserva dal rischio di non dare il massimo in una gara come la M ma ci consente di ridurre notevolmente la variabile tra il tempo migliore ed il peggiore delle nostre possibilità di quel giorno.
Dal punto di vista pratico provate a pensare quanto in negativo possano influire,L'ANSIA DA PRESTAZIONE,L'INSONNIA,LA TENSIONE,io la chiamo la "gestosi del Maratoneta" ed al contrario,ATTESA POSITIVA DELLO START,SERENITA', CONCENTRAZIONE E DETERMINAZIONE non ultimo SENSO DI AUTOSTIMA.
Non si può arrivare a dire che sia una formula matematica ma in fondo un pò lo è e la Maratona a quel punto diventa una sorta di riscontro nel quale verificare la bonta della propria preparazione nel suo insieme.
Ricordiamoci però di non puntare su troppi impegni e di considerare che il nostro picco di rendimento non può assolutamente essere ripetuto settimanalmente ma che certi miglioramenti sono sempre il frutto di un impegno che normalmente paga a lungo termine.
Mentre scrivo leggo del vecchietto sessantenne Marco Olmo e della sua prima partecipazione alla TRANS GRAN CANARIAN ULTRA RACE e che non solo ha naturalmente vinto ma che nella quale si è permesso di disintegrare di appena 30' il precedente record detenuto dal solito "ipervitaminizzato" e sponsorizzato americano,uno dei tanti figli di "KARNO".
Ragazzi siamo appena all'inizio, se vola lui possiamo farlo anche noi!

Ezio ha detto...

Ugo mi hai lasciato senza fiato... piu' di Teresa al 40°!

ugo ha detto...

Vola Ezio,VOLA e fai come me che mi sono accorto che non andavo perche correvo col freno a mano tirato!

Anonimo ha detto...

Attento Ugo che di vecchietti sessantenni ed oltre ne è.....piena la Running Evolution.
Certo non siamo...... all'altezza dell'OLMO... MARCO, perchè siamo delle piccole piantine.... tapascione, che se ben innaffiate e concimate, possono crescere....
ancora (speriamo) e ben apparire nella giungla podistica.

La tua analisi è perfetta ed io mi ci ritrovo appieno, specialmente dal punto di vista piscologico; sono un po' più spartano nelle varie fasi d'allenamento, che conduco a sensazione, visto il poco tempo che ho a disposizione durante la settimana.
Ciao
Alfredo

Ezio ha detto...

Lo sapevo prima di farla che sarebbe stata una maratona piena di significati, la Prima dopo tre anni, la Prima con la Running, la prima con il programma Pizzolato, la Prima in zona (paura di finire la benzina a meta' via), ma mi sentivo coccolato dai vostri suggerimenti...e te pare poco! Certo che per Teresa avermi nel mirino deve essere sembrata una manna (per chi non lo sarebbe stato?) ma queste sono fortune che prima o poi...
Cambiamo discorso, oggo 12 km a 4.45 e poi che devo fare venerdi che Giampiero mi nasconde il programma pe paura che miglioro troppo. Un bacione a tutti.

giampytec ha detto...

Ma se ti avevo detto che oggi dovevi fare le variazioni e tu hai fatto il lento, se ti dico che venerdì dovresti fare un 5000, tu che fai?
Ti nascondo il programma di Ugo ma tanto non lo svolgeresti lo stesso, vero?

Ezio ha detto...

Mo' ho chiesto a Ugo...tu me stai a boicotta'

ugo ha detto...

Io non ti posso dire di più Ezio ma tu immagina,il famigerato foglietto è stato letto avidamente ed altrettanto avidamente "INGOIATO".Dovrai fidarti per forza di ciò che ti dice a meno che tu non voglia rintracciarne i resti.....
Comunque altro che dieta ZONA,quì si mangia PANE,SALITE e RIPETUTE in tutte le SALSE,anzi c'è anche la famosa SALSA RUNNING, 1 x 5000 + 7' rec lento + 1 x 4000 + 6' rec lento + 1 x 3000 + 5' rec lento + 1x 2000 + 4' rec lento + 1 x 1000 + 3' rec lento + 1 x 400 + 15' rec lento.PS :da fare circa 10 giorni prima della maratona,Giampy questa settimana non ha voluto che gliela scrivessi.PS del PS: i professionisti tornano indietro.
I più audaci possono togliere 1' ad ogni recupero e conoscere il vero concetto di male fisico.buon divertimento!!!

giampytec ha detto...

Ugo..il prossimo anno voglio andare qui..con o senza camper..

http://www.connemarathon.com/sites/map/map.htm

Ezio ha detto...

Non l'aveva ingoiato ad onor del vero, ieri mi e' stato recapitato, grazie a tutti e due. Atroce quell'allenamento!

ugo ha detto...

Ezio se ci si aiuta si riesce a farlo.I tempi cambiano ed i tempi fanno la differenza nella fatica,io prima di novembre dello scorso anno non ero più riuscito a farlo un allenamento del genere ma questo allenamento ripetuto 2 volte, 1 a distanza da un mese ed 1 a dieci giorni,fa la differenza nella maratona e nel resto.
Nel 1983 la media è tra tutte le ripetute tranne, il 400, è stata 3' e 34", a novembre 2007 3' 54", a marzo di questo anno 3' 57", come puoi vedere c'è una grande differenza di velocità ma nell'83 non sapevo gestire una maratona, oggi decisamente di più e la differenza tra le due M è stata solo di 11'.
Dove sta il trucco?questa serie di ripetute stabiliscono ,con molta approssimazione ,la velocita che si riesce a tenere in M.Questa velocità è compresa tra 20' e 30' in più a seconda delle caratterisctiche individuali. ma ora non mi chiedere di più, lasciami svelare le cose un pò per volta ed un giorno ti dirò, sia quali sono queste caratteristiche da tenere in considerazione ,sia come modificarle in meglio.Ricorda che queste sono responsabili della forchetta di prestazioni a cui facevo riferimento ieri ed a tal proposito ti porto 2 esempi: Mauro Ingretolli 20' ,Ugo 30'.......ciao!

Ezio ha detto...

Non capisco che tipo di ritmo devo tenere nelle varie distanze (5000-4000-3000) tutto quello che ho, un medio o che cosa? E poi come calcolare il tempo da impostare per la maratona? Tu dici la media tra tutte le ripetute ma e' comprensivo anche dei recuperi o no?

ugo ha detto...

Allora,se parti da un tempo sulla mezza,devi togliere dai 10' ai 15' su quella media,se parti da una media su una dieci,devi togliere dai 5' ai 10'.
la media va calcolata solo sulle fasi di ripetute ed è fondamentale che non ci siano soste tra una ripetuta e l'altra.Il recupero a lenta andatura serve ad abituare l'organismo a smaltire il Lattato.

Anonimo ha detto...

Ezio non ci provare!Lo sai che se non avessi avuto i crampi mi avresti stracciato.. questo è un dato di fatto!Comunque sono contenta di averti visto li davanti...eri troppo vicino per non essere "catturato" e siccome io sono una strega ho cercato la formula migliore per agguantarti. Per mia fortuna ci sono riuscita e questo grazie alla mia voglia di arrivare! un abbraccio lady

Anonimo ha detto...

Ciao Giampy ma veramente stai seguendo alla lettera l'allenamento che ti ha dato Maestro One!? Ma allora fai veramente sul serio!? Aiuto....
Padova potrebbe essere il tuo trampolino di lancio chissà.. peccato perchè non ci potrò essere fisicamente,ma sarò li con lo spirito.
saluti lady

giampytec ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giampytec ha detto...

Teresa, il prossimo anno ti porto a connemara..vedrai che incanto!!!

Ma non dovevi farci da turista a Padova? Spero abbia trovato di meglio da fare!!

Ezio ha detto...

Ma non vieni a Padova? Stregaccia!

ugo ha detto...

Teresa non si lasciano in sospeso certe domande e soprattutto non si deludono certye aspettative.
A proposito hai comunicato a tutti che in occasione della Maratona di Parigi il tuo "buon" accompagnatore sarò io?Se non l'hai fatto ecco risolto il problema,pensa che fortuna che hai e quanti ti invidiano e quanto darebbero per avere loro questa opportunità? chi vuole può aggregarsi,proiezione finale 3h 20'......

ugo ha detto...

......al 40esimo!

Anonimo ha detto...

Ugo lo sai come la penso a tal proposito, sei tu che forse correrai con me e non il contrario!!!Comunque a Parigi ci sarà da divertirsi, intanto domenica andiamo a Ciampino obbiettivo: arrivare!
Teresa

Ezio ha detto...

Ugo credo che Teresa ce la possa fare ad arrivare a 3h e 20,ma tu? ce la farai a perdere 12 minuti in un mese?

Ezio ha detto...

Tere' ma che esiste pure la possibilita' che non arrivamo a Ciampino?

ugo ha detto...

Ezio avevo dichiarato prima del 16 Marzo:la mia data è il 31 maggio e lì,io e Mauro e.....chissà chi altro,avremo bisogno di svuotare tutto e di tutti voi.
Aggiungo poi che correre con questa casacca ha sempre rappresentato una spinta in più e non credo che una DIECI o una CENTO possa più frenare la NOSTRA CORSA!!!
Qui ci siamo accorti di non correre più solo per noi ma anche che si può farlo per una MAGLIA!!!

Ezio ha detto...

Vabbe' se proprio insisti ti accompagno domenica a Ciampino. Piuttosto oggi 5000 in 21' e 10" ...mica male per un vecchietto come me! O no?

ugo ha detto...

Ezio ora puoi capire cosa significhi alimentare la propria stima.
Un allenamento del genere,non fatto, equivale a...."le parole che non ti sei mai detto" o "quante cose che non sai di....te".
Chiedetelo oggi a Fulvia con i suoi 5000-4000-3000-2000,compresa levataccia e sveglia alle 4.50 al presidente smadonnante ma parteciope anche lui,chiedegli della sua media e tutto il resto è compreso in una "forchetta" a cominciare da Ciampino!

Ezio ha detto...

Mi avevi gia' convinto ieri, ero tentato di farlo gia' oggi ma non volevo vanificare quel poco di freschezza che ho ritrovato. Quindi domenica VolaCampino la prossima domenica 32 km con brio e venerdi successivo 5-4-3-2-1. Via!

ugo ha detto...

Intanto mi pare che voli alla grande il tuo Blog,te lo aspettavi?
Poi per la preparazione della maratona di Venezia sei già in ritardo,guarda che Ezio e Giampy prendono il largo,comunque potrei sempre boicottarli che dici??? Nooo non sono il tipo però certo che se cominci pure tu a difenderti non sarebbe male!!!

AndreaDeF ha detto...

E per una mezza cartuccia come me che vuole iniziare a preparare la maratona di Venezia c'è qualche buon allenamento da seguire o è ancora troppo presto per cominciare a volare? Un saluto a tutti.
Andrea

AndreaDeF ha detto...

Per il blog sono molto contento.
Che vuol dire che per Venezia sono già in ritardo? Sarà il 26 di Ottobre. A difendermi come? Fino a luglio sarò costretto a vivacchiare purtroppo, proverò a trovare un po' piu di tempo. Ma cosa devo fare però?

Ezio ha detto...

Ma come stiamo in ritardo? Venezia e' fra 1-2-3-4-5-6 mesi e siamo in ritardo? cominciamo a giugno e Venezia stavolta la spaccamo

giampytec ha detto...

Uff..sempre con queste maratone in italia..andiamo a Dublino no?

Ezio ha detto...

Dublino? Dov'e'?

Ezio ha detto...

Forse e' meglio pensare alla Maratona di...Ciampino.......