martedì 25 settembre 2007

IL LUNGO SECONDO MAURO.

Domenica mattina ho voluto sottopormi ad un piccolo test per verificare le mie condizioni fisiche. L'intenzione di preparare la maratona di Firenze è ancora viva, ma i quindici giorni di convalescenza hanno messo in discussione la mia intenzione. Cosa c'è di meglio, allora, di un bel lungo in buona compagnia? Così domenica mattina ci si trova a casa di Ugo, rientrato in nottata dopo aver guidato per 700 km (ciò mi fa sperare in un allenamento non molto duro). A completare il gruppetto c'è anche Mauro come sempre in ottima forma. Si parte, si comincia subito con un lunghissimo tratto di circa 2/3 km di salita caratterizzata da una vertiginosa pendenza. Per ora le gambe rispondono, Ugo scherza con Mauro dicendo che non ho neanche un po' di fiatone. Questione di attimi rispondo io. Infatti, appena arrivati al gran premio della montagna, località San Silvestro inizia l'affanno, anche se la presenza di una fontana mi permette di rinfrescarmi. Qualche secondo e si riprende a correre, si sale ancora, questa volta la salita è meno ripida ma comunque difficile perchè in un tratto di sterrato. L'affanno diventa sempre piu intenso. Finalmente si scollina, inizia un lungo tratto di discesa molto molto ripida. Il pensiero va subito a quando la ripercorreremo a ritorno nel senso contrario. Paura!!!
Al termine della discesa c'è un breve tratto di pianura in cui il ritmo si fa molto alto. Ugo e Mauro mi distanziano di 50/100 metri e tale distacco rimarrà fino alla prossima sosta. Ci si addentra nei saliscendi dei boschi del Vivaro, sento le gambe vuote, per alcuni istanti rimpiango e maledico la mia idea di partecipare ad una maratona, anzi quasi mi prometto di non pensarci più, ma, complice un lunghissimo tratto di discesa che ci ha portato ad un fontanile, tutti questi strani pensieri sono spariti. Ci prendiamo giusto cinque minuti di pausa per rinfrescarci e allungare un po i muscoli e si riparte. Nel ritorno l'andatura è un po' più lenta ottimale per far si che l'organismo bruci i grassi.
Dopo due ore esatte e 23 km percorsi arriviamo al punto di partenza contento di aver terminato l'allenamento e soddisfatto perchè tutto sommato pensavo di stare in condizioni peggiori. Anche Ugo e Mauro confermano le mie impressioni dicendo di non preoccuparmi per la fatica fatta perchè sia il percorso che il modo di affrontarlo sono stati molto impegnativi. Ugo l'ha descritto come il lungo secondo Mauro.

1 commento:

giampytec ha detto...

Se tu fossi andato nel bosco a correre con Hitler e Stalin sicuramente ti saresti trovato più a tuo agio. Ma come li scegli i compagni di allenamento? Consultando il manuale del piccolo sadomasochista? Ovviamente scherzo e ti invidio per riuscire a reggere il ritmo di quei 2 animali da foresta come Ugo e Mauro. Effettivamente hai svolto un medio collinare in previsione di una maratona, nulla di particolarmente intenso se non fosse che forse il ritmo non era proprio il tuo. Ma sicuramente , oltre alla bellezza dell'allenamento fatto, ti servirà a darti sicurezza e a saper affrontare mentalmente meglio i 42 km..e comunque stasera non mi sembravi tanto stanco mentre correvi in villa..in bocca al lupo per Domenica in terra straniera..Giampy