UNA PASQUETTA ALTERNATIVA
Finalmente un attimo di tempo per creare un post con il quale pubblicare il racconto di Filippo della trasferta del lunedi' di Pasquetta a Poggio Mirteto.
Ci dovevamo essere anche noi ma, purtroppo, abbiamo dovuto dare forfait all'ultimo momento. Peccato! Anche perche' queste potrebbero essere occasioni di aggregazione a livello di societa' che a dire il vero un po' mancano. Forse e' un'utopia ma a me piace pensare che un giorno faro' parte di un gruppo che non pensa solo a correre ma anche a creare qualcosa e a crescere insieme...
Un mesetto fa, leggendo il calendario delle corse sul sito del maratoneta, mi ha colpito la "Maratonina del Partigiano" in programma a Poggio Mirteto (provincia di Rieti) il giorno di Pasquetta.
Mi sono chiesto, perchè quel nome e perché il 9 aprile e non il 25 aprile, come era logico aspettarsi. Ho scritto a uno dei responsabili della gara che con molta gentilezza mi ha subito risposto: la gara, organizzata dalla locale ARCI, ricorda l´uccisione di 20 tra donne e bambini avvenuta nel 1943 ad opera dei nazi-fascisti.
A questo punto, era un dovere morale partecipare alla manifestazione. E visto l´occasione della pasquetta, perchè non organizzare la corsa e il successivo pic nic con altre persone che condividano la passione della corsa.
Alla fine siamo partiti in tredici (con le ultime defezioni di Andrea, Ivana e Alessia per problemi di salute), con le macchine piene di tutto per un pic nic come si deve: insalate di riso, pizze, salsicce da arrostire, vino casereccio, l´immancabile colomba pasquale, pallone, chitarra e soprattutto tanta voglia di trascorre una bella giornata di sport, amicizia e natura.
Della Tusculum, oltre me, anche mia moglie Maria Grazia, Mauro D´Acuti e Lara Milone, con i bambini Greta, Davide e Fabiana. Inoltre, gli amici Carlo con moglie e Giovanni dell´Atletica Vita e infine Mauro, Elena e Luca che se non ancora intenzionati a faticare con la corsa, hanno deciso di trascorrere con noi la pasquetta.
Alle 10.30 tutto pronto per la partenza dalla piazza principale di Poggio Mirteto, dei nostri pronti in pantaloncini e canotta il sottoscritto, Mauro, Maria Grazia, dell´Atletica Vita Carlo e Giovanni. Il tracciato si annuncia durissimo, dopo quattro km di pianura si salirà per nove km dai 200 m dislivello della partenza fino ai 950 m dell´arrivo. A detta di chi ha già fatto il percorso, il tracciato è più duro di quello della Speata.
Si parte in pianura, davanti vedo Mauro controllare con disinvoltura i primi. Io corro con i miei ritmi e ben presto perdo di vista la testa della corsa. I primi quattro km vanno via tranquilli, poi bivio a dx e da quello che si presenta davanti si capisce che non sarà facile arrivare in cima alla montagna. La salita è dura e per tre km non ci sono momenti di pausa, le pendenze sono proibitive, cerco di salire con ritmo senza strafare. Nonostante tutto, le gambe cominciano a indurirsi.
La fatica viene compensata dallo splendido paesaggio che si incontra, il panorama è incantevole. I km passano con estrema lentezza. Dal nono km decido di camminare nei tratti più duri e questo mi aiutata a riprendere un pò di fiato.
Dopo un´ora e sei minuti finalmente l´arrivo, in un contesto veramente invidiabile. Vedo Mauro fresco come se non avesse corso, ha chiuso in
cinquantanove minuti, secondo nella classifica generale. Per lui una bottiglia di olio e una lonza. Alla spicciolata arrivano anche Carlo, Giovanni e la splendida Maria Grazia che con caparbietà è riuscita a concludere una gara difficile come questa: complimenti piccola!!!!!
Dopo la premiazione (tante foto e tanti applausi per il nostro mitico Mauro), ci spostiamo verso un prato di un´area attrezzata per il pic nic.
Abbiamo da mangiare per una settimana per tutti quanti, peccato che dobbiamo rimanere solo per il pomeriggio. Tutti quanti ci stendiamo su un prato verde e divoriamo un pò di tutto.
Chi gioca a carte, chi gioca a pallone, chi parla della gara, chi piange ( mi riferisco alla piccola Greta). Il gruppo è unito e tutto diventa una grande festa. E poi il grande Mauro ci delizia con la sua chitarra, si canta tutti quanti anche se il gruppo è un pò stonato (..e per stonataggine a cantare si distingue il sottoscritto).
Alle 18 il clou del pic nic, fuori il pane casereccio, le salsicce e soprattutto il buon vino rosso.
Alle 19 tutti in macchina per la via del ritorno.
La corsa è anche (e direi soprattutto) questo!!!!!!
Filippo S.R.
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