mercoledì 25 febbraio 2009

UNA SPINTA VERSO IL TRAGUARDO

Mancano pochissimi giorni alla partenza di una delle gare più importanti, partecipate ed amate d'Italia, la Roma - Ostia. Giunta alla trentacinquesima edizione questa gara ha sempre attirato moltissimi podisti. Ivana mi dice sempre, ma cosa avrà di bello? 

Ma io so che lei non ama le gare dove ci sono lunghi rettilinei, dice che si stanca soltanto nel cercare di scorgere la fine.
A me invece questa gara è sempre piaciuta, si riesce ad impostare un buon ritmo e portarlo per diversi chilometri. Tuttavia presenta secondo me un paio di insidie che non vanno trascurate, cioè una bella salita che si trova più o meno tra il settimo ed il nono chilometro e va affrontata con tranquillità, la strada da fare è ancora tanta. Altra piccola insidia (sempre secondo il mio modesto parere) è costituita dai quattro chilometri finali, corsi sul lungomare di Ostia percorrendo due chilometri in un senso e altri due nel senso opposto. Quando si arriva all'inizio di questi quattro chilometri la sensazione è quella di essere arrivati, infatti si vede già l'arrivo con gli atleti impegnati nello sprint finale, è qui che si può fare l'errore di aumentare il ritmo come se mancasse ormai poco. Ricordate che vi aspettano ancora quattro chilometri!!!

Quest'anno purtroppo, non parteciperò a questa gara, tuttavia cercherò di immergermi in questo clima di festa cercando di dare il mio contributo al ristoro che la Running è chiamata a fornire. Ricordo ancora lo scorso anno, passare all'undicesimo chilometro è stato come avere una spinta in più, una vera carica. E' stata una festa, di colori, musica ed energia. Sarà anche per noi un'attesa carica di paura e tensioni, che si romperanno nel momento in cui il primo atleta prenderà il primo bicchiere. Cercherò di incitare ognuno dei partecipanti sperando di alleviare le loro fatiche spingendoli verso il traguardo e facendo in modo tale da far ricordare a tutti questa gara anche per il ristoro dell'undicesimo chilometro.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Ivana, i lunghi rettilinei non fanno per me e infatti ho sempre corso più velocemente altre mezze maratone con percorsi più nervosi..
Jackie

GIAN CARLO ha detto...

Quando ero + giovane, + erano nervosi i percorsi e meglio andavo, oggi forse la Roma Ostia mi si adatta di +.
Comunque il fascino sta tutto nella corsa verso il mare.

Francorre ha detto...

LA RM-Ostia esercita un fascino da gara americana. Un lungo andare incontro all'orizzonte.
All'11KM sono sicuro di ricevere una bella spinta, decisiva.
Incoraggianti, le belle parole di un runner, che si mette a disposizione degli altri, magari con una piccola stretta al cuore perché "apparentemente" non la sta correndo.