domenica 10 febbraio 2008

LA STRADA E' QUELLA GIUSTA!

Generazione di fenomeni. Questo, sul sito della Running, era il sottofondo musicale alle foto della gara di Pavona e fenomeni era riferito a tutti gli arrivati per il fatto che tutti hanno avuto un positivo risultato. Pensavo fosse l'euforia della prima gara, e invece, dopo Pavona ci sono state altre due gare ed i brillanti risultati sono stati confermati da molti e migliorati da altri. Oggi c'è stata l'ennesima conferma che il titolo Generazione di fenomeni era quanto mai appropriato. Mi son detto: "cavolo, ma qui vanno tutti forte!!! Devo impegnarmi con gli allenamenti! Così da domenica scorsa ho inanellato una buona serie di sedute iniziando con un durissimo (se consideriamo che non correvo da almeno una settimana) lungo di 34km, proseguendo martedì con un 10km in progressione, terminando con una bella serie di ripetute di giovedì. E oggi? Oggi mi sono presentato al via della gara con buone intenzioni, ma con 10km già sulle gambe poichè avevo previsto di fare un altro lungo di 30/32km circa. Risultato? Lungo portato a termine e gara terminata con un modesto (rispetto ai risultati passati) tempo di 1h48', ma con un terribile mal di gambe . Tuttavia posso ritenermi soddisfatto, mi sembra di essere sulla giusta strada per poter far parte della generazione di fenomeni in cui voglio metterci anche Ivana che oggi, a due settimane da quella corsa a New York, ha corso la sua seconda mezza maratona migliorandosi di sei minuti.
La strada è quella giusta ed è a senso unico. Almeno spero.

4 commenti:

ugo ha detto...

Caro Andrea,la strada che cercavi di percorrere è questa.
L'osservazione fatta dal presidente ieri è proprio quella che porta a sottolineare la altissima percentuale di partecipazione rispetto al numero di iscritti e le ragioni di questa sono da ricondurre alla motivazione ed al piacere di condividere programmi come fatiche e traguardi da raggiungere.
Sito e blog sono un modello per molti perchè rappresentano la partecipazione che contraddistingue il nostro modo di interpretare la filofia del Running.
Gli allenamenti comuni rispettano il nostro spirito ed il piacere della compagnia è confermato dal desiderio di estendere questa anche oltre il solo incontro agonistico.Pranzi che diventano ricordi come corse, sinceramente solo in questo gruppo li ho trovati.
Non sarà probabilmente questo a farci percorrere quel famoso 43° km ma certamente tutti in quella circostanza ci sentiremmo meno soli e con qualche persona in più con cui condividere i Famosi Traguardi,quelli che mai avresti considerato se non ci fossero stati "altri".Fausto & Co questo lo sanno e questo fanno, ma tante altre sorprese sono in arrivo per i nostri "Running E..."

ugo ha detto...

P.S.:Non lasciate che sia solo Giampy a parlare di se stesso sul proprio Blog.
Inserite le vostre opinioni e non abbiate paura che non possano interessare,nessuna cosa è banale e tutto puo essere fonte di riflessione e discussione. Sfruttate questo bolg per chiarire i vostri dubbi,alimentare proposte,comunicare allenamenti, fare critica,inserire vostre foto o condividere emozioni oppure sensibilizzare altri alle vostre imprese.
Non lasciate che l'impresa di Calogero,o quella di Fulvia, o il ritorno di Nando,o il personale di Jackie,di Ivana o Mauro e gli altri non venga raccontato dai diretti interessati.
Niente è scontato e tutti fanno la loro parte di strada fatta di fatica e sofferenza e che vale sempre la pena di essere raccontata.
Tutti quelli che arrivano dopo Giorgio Calcaterra fanno più fatica ma non è detto che lui non ne faccia e che i suoi risultati siano solo il risultato di un miracoloso mix genetico.
Al secolo,tra Angelo ed Alberto,c'è un bellissimo racconto in tinte Orange,non privatevi,non privatecene!

giampytec ha detto...

Caro Andrea hai visto che almeno 20 orange hanno corso la mezza di Fiumicino sotto all' ora e trentacinque?, tieni conto che ci sono almeno altri venti che possono fare altrettanto..dal pirata a Scaramella a Giampy a Fausto..forse..a tanti altri. Ora vediamo come ce la caviamo con le maratone. E dire che con Ugo e Carlo non siamo mai riusciti veramente a dare un impronta seria all'organizzazione degli allenamenti. Evidentemente le idee all'interno circolano e le metodiche comunque vengono seguite, gli errori sono ridotti al minimo e i risultati si vedono.
E poi dopo due stage con Orlando sono un buon numero quelli che vi hanno partecipato assieme a quelli che hanno corso assieme e assistito alle lezioni teoriche, e pure questyo è stato un altro modo per apprendere un metodo d'allenamento più redditizzio.
Infine bisogna considerare l'entusiasmo nel correre in questo gruppo, la voglia di migliorare anche battendo chi sta davanti. Sempre sportivamente, ma è forte la voglia di arrivare prima di un nostro amico orange perchè sapere di stare per battere uno che si allena bene e va forte vuol dire che pure noi siamo sulla buona strada.

Ezio ha detto...

Giuste considerazioni da parte di tutti e tre, l'esempio e' l'insegnamento maggiore. Orlando e' carismatico non solo per quello che dice ma specialmente perche' e' Orlando Pizzolato, per quello che ha fatto. Angelo di fronte stimola e insegna e presto vedremo Umberto o Cerrone o Il Pirata che gli si avvicineranno e cosi' via scalando la classifica ci sono degli esempi che tirano...bisognera studiare passate le maratone e i Passatori di insegnare a rallentare mantenendo sempre alta la velocita (meno km ma non a discapito della forma). Per quanto riguarda i sorpassi, caro Giampy,ricordi che dicevamo nella nostra precedente "vita atletica"...non c'e' nulla di piu' brutto che un tuo compagno di squadra con la tua stessa canottiera che non ti saluta anche se non ti conosce. Se questo succede in gara e' ancora peggio...un "come va'?" o una pacca alla spalla alle donne e sul sedere agli uomini se non c'e' piu' il fiato, e poi ognuno con le sue gambe e' questa la cosa che i nuovi dovranno notare di noi. Compagni di squadra prima di tutto e l'esempio dai rugbisti che finita la gara vanno a pranzo insieme, prendendo il meglio da ogni sport.