martedì 5 febbraio 2008

LA MIA PRIMA MEZZA MARATONA

Oggi vi voglio raccontare la mia prima mezza maratona.
Ufficialmente sarebbe dovuta essere quella di Bastia Umbra ma a causa di una nevicata copiosa la gara e' stata annullata e di conseguenza rinviato il mio esordio.
Non mi sono mai sentita tanto sicura di voler provare questa esperienza, mi sembrava di voler andare oltre le mie possibilita' e se proprio doveva essere volevo che fosse una gara con determinate caratteristiche ovvero: un tracciato pianeggiante, un contesto interessante che mi aiutasse a distrarre la mia attenzione dalla fatica e avrei voluto qualcuno al mio fianco che mi facesse sentire tranquilla. E tutto questo si e' concretizzato domenica 27 Gennaio in una mezza maratona a Central Park, organizzata dal New York Road Runners, gli stessi che organizzano la maratona di New York.
Ore 6,30: la sveglia. Ci alziamo, facciamo colazione e ci prepariamo per recarci alla partenza. Usciamo dall'albergo; brrhh, che freddo!! La temperatura si aggira intorno ai -5 gradi. Tra me e me penso: ma sara' normale che due vanno in viaggio di nozze a NY e si svegliano all'alba di una domenica grigia per andare a fare una gara qualunque? Ma ci saremo solo noi!! Mah!
Scendiamo in metropolitana e io e Andrea ci guardiamo in faccia e sorridiamo; altri pazzi come noi li' ad aspettare il treno e ad ogni fermata la stessa scena. E' chiaro che non avremo problemi a trovare il luogo dove lasciare la borsa e la partenza; bastera' seguire tutta questa gente…
Ore 8,00: deposito borse. Ci togliamo la tuta, attacchiamo i pettorali, consegniamo la borsa, indossiamo guanti e cappello e via, verso la partenza.
Ore 8,15: siamo alla partenza. Cavolo, quanti siamo! Qui non esistono le gabbie; e' lasciato alla correttezza dei singoli di posizionarsi nella aree destinate a seconda dei proprio tempi al miglio. Dopo un rapido quanto approssimativo calcolo, decidiamo di metterci in corrispondenza dei 9 minuti al miglio.
Ore 8,30: in perfetto orario la partenza. Saremo in 5000 circa. Io sono emozionata e un po' incosciente ma comunque decisa ad arrivare. Andrea e' al mio fianco. Mi piace correre quando c'e' freddo e mentre lo faccio mi guardo attorno.



Passiamo davanti alla statua di Fred Lebow che mi prende il tempo. I laghetti piu' piccoli sono completamente gelati e ai ristori, dove cade acqua a terra e' un po' ghiacciato. Ci sono delle belle discese ma inevitabilmente delle salite. C'e' qualcuno che gioca a hockey, sento le voci e il rumore delle mazze che sbattono. Qua e la' ci sono scoiattoli che tentano di attraversare la strada a poi tornano sul loro albero. Poco piu' in la' la sagoma dei grattacieli.



Miglio dopo miglio sento che ce la posso fare. La fatica si fa sentire ma il contesto e' troppo bello e non posso mollare, non posso deludere chi sta li' e mi incita dicendomi dalla partenza che sto facendo un buon lavoro e allora stringo i denti e trovo anche la forza di sprintare all'arrivo.



Che dire, sono orgogliosa di me stessa! Per voi sara' una cosa normale ma per me questa e' stata un' impresa che solo un paio d'anni fa non avrei lontanamente pensato di poter compiere... Ovviamente devo ringraziare Andrea che mi e' stato accanto tutto il tempo incoraggiandomi quando stavo per mollare.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimente Ivana per il racconto per il debutto nella mezza!
Ora ancora due "mezze" ... a Fiumicino per abbassare il tempo e sulla Cristoforo Colombo il 24 per... dissetare un diecimila runners!!
A presto, Fausto

Anonimo ha detto...

Hai ragione ad essere orgogliosa di te stessa, questi sono traguardi importanti e tu hai la capacità di affrontarli con determinazione, grinta e spensieratezza allo stesso tempo, ne aggiungerai molti altri di traguardi e di ricordi come questo!
p.s: ti ho vista nella foto del matrimonio, stavi benissimo..
A presto, Jackie.

Anonimo ha detto...

La statua è veramente inquietante...
Complimenti per tutto.
Ci vediamo domenica.
Stefano

giampytec ha detto...

Forza Ivana! Complimenti e poi il fascino di esordire proprio a New York e proprio in viaggio di nozze.. sono cose che restano per sempre nei propri ricordi! E ora pensiamo ad una bella maratona..hai qualche idea?

Ezio ha detto...

La logica del matrimonio colpisce ancora...lei migliora veloce e a vista d'occhio...lui poverino sente tutto il peso e arranca alla ricerca di una forma che chissa' quando ritrovera'. Non si sfugge amici miei la donna alle foto di matrimonio sorride sempre e l'uomo e' serio...per la prima presa di coscienza di quello che e' successo...non si scappa, non si scappa. Andrea sei dei nostri e hai tutta la nostra solidarieta'!

Anonimo ha detto...

Fausto, grazie per i complimenti. Domenica cerchero' di fare del mio meglio...
E grazie anche a te Jackie, ti ammiro molto e trovo che tu sia proprio una bella persona.
Grazie a Stefano, bastano poche parole per non far sembrare inutile cio' che si scrive.
Giampy, se mai faro' una maratona, sara' quella di New York.
E con te Ezio, facciamo i conti domenica... (scherzo ovviamente!!)