mercoledì 24 dicembre 2008

SE NON CI SI VEDE PRIMA.....BUON NATALE


Chissà se ci sarà qualcuno che oggi commenterà questo post. Vorremmo porgere a tutti i nostri lettori, a tutti i runners della Running Evolution e delle altre società podistiche, a tutti i Blogtrotters e a tutti quelli che ci conoscono, tanti tanti cari auguri di BUON NATALE! 

...e come si dice spesso in queste occasioni, se non ci si vede prima...auguri.

ANDREA & IVANA

P.S.: Generalmente non mettiamo mai video, ma questa volta ci piace inserirne uno, una bella canzone di Jovanotti, A Te. 
Le belle parole di questa canzone si prestano a varie interpretazioni io la voglio dedicare a tutti voi, perchè possiate dedicarla alle vostre persone speciali, io alla mia. Ancora Buon Natale


mercoledì 10 dicembre 2008

ALLA BEST WOMAN E' QUASI PB


Domenica a Fiumicino si è corsa la Best Woman, ultima gara di 10 chilometri del calendario sociale. Dopo giorni di freddo, pioggia e mareggiate nessuno avrebbe potuto aspettarsi una giornata così bella con sole e temperatura quasi primaverile.
Forse per la fama di essere una gara veloce, e' anche una gara molto partecipata il che ha provocato qualche piccolo problema in partenza ai piu' veloci che non sono riusciti a partire nelle prime posizioni.
Io come al solito mi sono posizionata nelle retrovie per non creare intralcio e come al solito mi ritrovo con il problema di come partire; cosi' identifico un paio di persone che solitamente corrono sui miei tempi e mi accodo. Corro con il mio ipod e mi riprometto di non badare al tempo nè ai cartelli chilometrici; voglio correre e basta.
Arrivo al rettilineo dove nell'altro senso stanno già passando i primi. Con lo sguardo cerco le canotte orange e qualche altro volto conosciuto. Andrea è già passato: bene! Davanti a me vedo Antonietta e piano piano cerco di raggiungerla. Corriamo insieme e nei pressi del quinto chilometro lei mi chiede a quanto siamo. Guardo l'orologio: 26 minuti. Mi prende un colpo... Penso subito che sto andando troppo veloce per le mie possibilità, di questo passo non ce la farò ad arrivare fino in fondo. Cerco di tranquillizzarmi. Lascio Antonietta e raggiungo MariaGrazia. Sono sul lungomare. Dai ristoranti arriva un profumo che in altri momenti mi farebbe andare in visibilio ma non mentre corro: è insopportabile... Raggiungo anche Giorgio e Tonino che in precedenza mi avevano superata. Comincio a sentirmi molto affaticata ma non posso mollare. All'ultimo chilometro arriva Andrea che come al solito mi sprona nel momento in cui ne ho più bisogno. Siamo nei pressi dello stadio e faccio gli ultimi metri in apnea. Il cronometro dice che e' quasi pb, contro ogni piu' rosea aspettativa.
Analizzando l'andamento della gara un quesito mi si pone: perchè quando ho guardato il cronometro mi sono fatta prendere dalla paura di non farcela? Eppure stavo andando bene, non avevo alcun motivo di rallentare... La mia è inconsapevolezza dei miei mezzi o spirito di conservazione?


mercoledì 3 dicembre 2008

UN ARRIVO A BRACCIA ALZATE...

...Non sara certo l'acqua ad impedire che questa ennesima impresa venga compiuta!...

Questa era la frase finale del commento di Ugo al post precedente e convinto di ciò mi preparavo ad affrontare la mia settima maratona (non molte, ma quanto basta per avere un briciolo di esperienza).
Risolto il dubbio su cosa mettere, mi avvio alla partenza insieme ad Ivana (caro Giampy la porto sempre con me, senza di lei non andrei da nessuna parte) e ad altri amici della Running.
In attesa dello sparo ci ripariamo sotto un gazebo e quando mancava ormai poco più di mezz'ora all'inizio della venticinquesima edizione della Firenze Marathon succede quello che ogni maratoneta non avrebbe voluto che si verificasse. Inizia a piovere.
Tardiamo quindi ad entrare nelle gabbie aspettando l'ultimo momento. Nonostante tutto ci becchiamo venti minuti di pioggia. Si parte così tutti completamente bagnati e infreddoliti. Non nego che poco prima del via stavo meditando di ritirarmi se non avesse smesso di piovere, il freddo stava prendendo il sopravvento. Decido quindi di tenere la busta impermeabile fino al quinto chilometro cercando di accelerare il riscaldamento e una maglia che avevo messo per scaldarmi fino al decimo. Fortunatamente con il passare dei chilometri le condizioni atmosferiche migliorano.
La tattica di gara era una, cercare di soffrire il meno possibile, dal momento che la mia preparazione consisteva in un "lungo" di soli 25km. Il mio obiettivo era infatti quello di finire la gara entro le quattro ore. Decido quindi di provare la tecnica di Galloway correndo per cinque minuti e camminando per un minuto. E così è stato, tranne che per i passaggi a ponte vecchio e nella piazza del duomo, era talmente bello passare in mezzo a due ali di folla che ti incitava che non si poteva deluderli fermandosi. Una piccola flessione nella mia andatura l'ho avuta attorno al 32°km alle Cascine, ma me l'aspettavo, in fondo la preparazione era pessima. Mi riprendo solo a tre chilometri dall'arrivo quando incontro i miei genitori che mi danno l'incitamento e la carica necessaria per affrontare l'ultime fatiche. Al 41°km ritrovo Ivana che come un angelo custode mi ha seguito per tutto il percorso, il morale è altissimo, sento che l'obiettivo è raggiunto, le dico di andare all'arrivo per immortalare con una delle sue bellissime foto il mio arrivo.
Sento di stare bene e in fondo di non aver sofferto più di tanto. Gli ultimi 400 metri sono un susseguirsi di emozioni fortissime, l'incoraggiamento di Calogero, l'incitamento di Mauro che mi passa la bandiera Orange, il tifo di Ugo Marco e Teresa, la spinta finale di Ivana e l'arrivo a braccia alzate con la bandiera. Ce l'ho fatta, 3h55'21" che significa sotto le 4h.