lunedì 26 febbraio 2007

ERA UNO DI NOI...

Ieri si e' corsa l'attesissima Roma-Ostia. Quasi 10000 alla partenza con una giornata al di sopra di ogni piu' rosea aspettativa, metereologicamente parlando.
Ritrovo alle 7 a Frascati, e partenza poco dopo con il pullman della societa'. E' bello andare a una gara tutti insieme; sembra di ritornare ai tempi delle gite scolastiche… Arrivati a Roma, il caso vuole che ci si ritrovi nello stesso parcheggio dei nostri colleghi della Running Evolution. Dopo i doverosi saluti (gli amici non si giudicano dal colore della maglia..) e la foto di gruppo, il pullman scarica i nostri eroi e riparte alla volta di Ostia. Ormai non c'e' piu' posto per i ripensamenti; potranno raggiungerci soltanto correndo. Al ritorno, io e Andrea pensando alla giornata appena trascorsa facevamo delle considerazioni: e' stata proprio una bella giornata; il tempo non e' stato male, in generale ci e' sembrato che fossero tutti abbastanza soddisfatti della propria prestazione (Andrea di certo…); ci siamo divertiti. Rispetto allo scorso anno poi, conosciamo molto meglio le persone ed abbiamo imparato ad apprezzarle…

Uno spiacevole incidente ha reso però tutto un po' piu' grigio. La morte di Italo Bagaglini, podista dell'Atletica Amatori Velletri. Un infarto gli ha tolto la vita a soli 50 anni. E' triste pensare che tutto finisca cosi' improvvisamente, senza avere il tempo di rendersene conto, nemmeno di salutare. Una mattina esci per andare a correre e non rientri piu'… E allora un saluto glielo dobbiamo anche noi, anche se non l'abbiamo conosciuto personalmente, era uno di noi…
Ho trovato molto belle le parole di Ugo Graziani relative a questo triste episodio; vi consiglio di leggerle. (GRAZIE ITALO....di Ugo Graziani)





LA XXXIII EDIZIONE DELLA ROMA-OSTIA

Questa volta saranno due i post relativi alla Roma-Ostia. Sergio Sacchetti ci ha chiesto di pubblicare la sua testimonianza che ho voluto pubblicare per intero.




Ed anche la XXXIII edizione della classicissima Roma-Ostia è passata alla storia come un’edizione record, poco meno di 10.000 iscritti e circa 7.900 arrivati sul traguardo di Ostia.
Uno sforzo organizzativo imponente ben orchestrato dal gruppo sportivo dei Bancari Romani
con in testa il mitico presidente Luciano Duchi.
Questa edizione si è caratterizzata purtroppo anche per la perdita di un amico e collega podista Italo Bagaglini dell’Atletica Amatori Velletri. Italo, dopo soli 4 chilometri dalla partenza, si è accasciato a terra colpito da infarto e a nulla sono serviti i tempestivi soccorsi per rianimarlo, non si è più ripreso . La triste notizia anche se in maniera non ufficiale circolava all’arrivo , molti lo avevano visto a terra attorniato dai soccorsi, e purtroppo si è concretizzata con il passare delle ore . Italo era un podista esperto, aveva partecipato a moltissime manifestazioni sportive nonché ultramaratone, ultimamente anche alla “Tre Comuni”, ma la morte spesso non tiene conto dell’esperienza e colpisce all’improvviso.
L’Atletica Tusculum anche quest’anno ha avuto un ruolo da protagonista con 80 iscritti e 71 soci arrivati sul traguardo di Ostia ( più di qualcuno per motivi fisici non ha potuto prendere il via), ottenendo l’undicesimo posto assoluto nella classifica di società . Questo risultato dimostra la forza e la vitalità della nostra squadra , sempre più alimentata da nuovi arrivi di amici appassionati della corsa e la caparbietà di tutti i “vecchi soci” a tenere alto il nome dell’Atletica Tusculum.
Di particolare rilevanza sono i risultati ottenuti in campo maschile da Mauro D’Acuti 1h 17’, Roberto Stellani 1h 18’ , Filippo Salvoradduso 1h 20’, Claudio Lonzi 1h 24’ e Paolo Mellini 1h 26’ mentre in campo femminile Lara Milone 1h 34’ , Tatiana Iorio 1h 42’ Alessia Foligni 1h 43’. Da elogiare anche le prestazioni dei nuovi arrivati Maurizio Scardecchia, Corrado Cretto, Ruggero Mellini, Andrea Monachini, Gaetano Laurenti, Elmes Duo, Massimo Pilone, Andrea Mari e Fabrizio Costalunga, e di coloro che quando guardiamo la classifica troviamo verso la fine, Maria Regina Bortolato, Anna Marie Scordino e Roberto Viotti.
Tutti portano un contributo a seconda delle proprie possibilità ed anche coloro che non vengono nominati , la maggior parte , contribuiscono in maniera determinante a dare lustro e visibilità alla nostra società.
Un grosso ringraziamento a tutti,


Sergio Sacchetti

martedì 20 febbraio 2007

PROVE GENERALI.

Ci siamo!
Da domenica siamo entrati nell'ultima settimana che precede il primo (ma solo per una questione temporale) dei due attesissimi appuntamenti di questa prima parte della stagione, se non di tutto l'anno. La Roma-Ostia.

E'proprio domenica scorsa che,in qualche modo, ci sono state le prove generali, in quanto la grandissima parte dei runners che sarà in gara per la "mezza", prenderà parte anche alla maratona. Per prepararla in molti hanno corso il "lunghissimo" testando la propria condizione atletica e pensando (durante i 35-36 Km ce n'è di tempo per pensare) a come affrontare questi ultimi giorni che li separano dalla Roma-Ostia. Tanti gli interrogativi e molti i dubbi, che diventano sempre più assillanti man mano che ci si avvicina alla gara, tra questi l'incognita meteo. Che tempo ci sarà? Farà freddo? Pioverà? Ci sarà un po' di sole? Speriamo non ci sia vento... Lo scorso anno mi ha dato non pochi problemi proprio nel momento finale della gara. Che sofferenza!!! Come mi dovrò vestire?
Canotta e pantaloncini? Oppure metto una maglia a manica corta sotto la canottiera? Forse meglio la manica lunga... E per le gambe? Meglio i pantaloni 3/4? Ma se piove però mi appesantisco.... Uffa, metto dentro di tutto, si deciderà come al solito poco prima del via.

mercoledì 14 febbraio 2007

NON SI PUO' SOLO CORRERE...

Comincio questo post prendendo spunto da un trafiletto tratto dalla rivista "RUNNER'S WORLD" di Febbraio che cita:
"C'e' tanta, troppa gente ancora convinta che il binomio corsa-sofferenza sia indissolubile. Che se non superi la soglia del dolore l'esperienza col running non vale (o vale poco). Che mantieni l'equilibrio psico-fisico solo se ti purghi con un'adeguata dose di chilometri. Che corri forte o dimagrisci unicamente se ti affidi alla matematica delle rinunce e non al buon senso delle concessioni. Dimenticando che la vita e' fatta anche di piaceri e la corsa e' uno dei piu' grandi, almeno per chi riesce ad apprezzarla fino in fondo. Che la fatica e' una delle percezioni sublimanti, che le limitazioni e le regole ascetiche solo inutili freni del gusto. Non prenderti troppo sul serio, insomma, e ogni tanto 'stupisci te stesso', come suggerisce Stefano Baldini. Credigli."
Leggendo questo articolo, mi sono venute in mente le cene organizzate nelle quali ci siamo potuti permettere di esagerare senza conseguenze troppo negative, grazie anche alla convinzione che il giorno dopo avremmo fatto di tutto per bruciare gli eccessi, correndo ovviamente.
Ma non si puo' solo correre... E cosi, a grande richiesta, ecco la ricetta di uno degli sgarri tipici di questo periodo dell'anno:


CASTAGNOLE



Dosi e Ingredienti:


200 gr. di zucchero
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
200 gr. di ricotta
50 gr. di burro
500 gr. di farina


Preparazione:


Rompere in una terrina le uova, unire lo zucchero e sbattere fino a raggiungere un composto spumoso; aggiungere il burro sciolto, la ricotta e sbattere ancora; infine aggiungere la farina e per ultimo il lievito. Amalgamare gli ingredienti fino ad ottenere un impasto molto morbido e compatto. A questo punto, formare dei cordoncini di pasta dello spessore di un centimetro circa, tagliarli a pezzetti di 2 centimetri circa e farne delle palline che andranno poi fritte in abbondante olio di oliva precedentemente scaldato. Rigirare nella padella finchè risulteranno ben gonfie e dorate e fino a che non cominceranno a galleggiare. Una volta pronte, fare asciugare le vostre castagnole su un foglio di carta assorbente, spolverizzandole con dello zucchero a velo e.......gustate!

lunedì 12 febbraio 2007

COMPLIMENTI! BEN FATTO!!

Fiumicino, ore 9,30.
Come succede gia' da qualche gara, la partenza viene data sotto i migliori auspici: una splendida giornata quasi primaverile ed un eccellente numero di partecipanti.
Il percorso e' piuttosto scorrevole senza particolari strappi impegnativi, molto bella l'idea di far coincidere la prima parte della mezza maratona con l'arrivo dei 10Km dando cosi' la possibilita' agli accompagnatori degli atleti di vederli ripassare. Credo che il successo di questa gara sia da attribuirsi alla scelta della data che la pone tra la Maratonina dei 3 comuni e la Roma-Ostia ed e' quindi un ottimo test sia per quest'ultima che per la Maratona di Roma.
Non posso fare a meno di dare risalto a due risultati molto importanti. Tra i buoni propositi di inizio 2007 sia io che Ivana ci eravamo posti alcuni obiettivi: io quello di scendere sotto le 3h 30m alla maratona di Roma e sotto 1h 35m alla Roma-Ostia e Ivana di scendere sotto l'ora sui 10Km. Lei, che alla prima gara dell' anno (Corsa di Miguel) aveva avuto la sensazione di aver centrato l'obiettivo, ha avuto la certezza questa mattina consultando la classifica che segnava come real-time un deciso 59'15". Complimenti! Ben fatto!!
Io, che alla "3 Comuni" avevo avuto delle buone sensazioni, ero quasi certo di poter centrare l'obiettivo della Roma-Ostia, utilizzando la gara di ieri come test senza alcuna ambizione cronometrica. E invece sono rimasto sorpreso sia dallo stato di forma che dal risultato cronometrico realizzando 1h32'23" abbassando di ben 5 minuti il personale.
E ora...? Cosa mi devo aspettare dalla Roma-Ostia?
Per scoprirlo, l'appuntamento e' tra due settimane per la Mezza Maratona piu' partecipata d'Italia...



giovedì 8 febbraio 2007

MA CHI CE LA FA FARE…

Quello passato per me e Andrea e’ stato un weekend allungato che abbiamo passato a Milano. Potevamo oziare per 4 giorni? Noooo!! E cosi’ sabato mattina, vestiti di tutto punto, siamo usciti. Inutile dire che, quello che raccontavo solo come luogo comune, si e’ puntualmente realizzato; la nebbia. Forse chi non ci e’ nato non potra’ capirlo ma correre in mezzo alla campagna in queste condizioni ha il suo fascino. Per chi e' abituato al sole ed al mare, la nebbia sara' sempre un dramma. Sara' sempre quella cosa che rende pericolose le strade, che mette solo tristezza. Mi piace quando e' fittissima, quando non vedi chi ti viene incontro neppure a 10 metri, quando ad un certo punto senti lo scalpiccio dei passi ovattato e vieni sfiorato da uno imbacuccato come te, che sente le tue stesse cose, ha le tue stesse percezioni, chiuso nel suo giaccone col naso coperto dalla sciarpa per non prendere il raffreddore. Mi piace la tristezza e la nostalgia della nebbia; non vedere il paesaggio oltre una certa misura…
A volte mi domando, “ma chi ce la fa fare” di andare a correre con qualsiasi condizione atmosferica, con il buio, il freddo e tutto cio’ che la stagione invernale ci puo’ offrire.
Credo che tutto stia nella filosofia del podista amatore, che sposa l'ambizione dei miglioramenti cronometrici con il piacere di correre per divertirsi.Perche’ poi, nonostante la fatica, alla fine ci si sente soddisfatti…